Sculture
Andrea, dai bassorilievi delle sue superfici, compie un salto magico: esce dalle immagini bidimensionali ed entra nello spazio usando una nuova materia. La plastica viene totalmente trasformata dal fuoco.
Andrea compie la sua alchimia e fonde gli scarti plastici fino a ottenerne un magma, duttile e pronto ad assumere qualsiasi forma. Ha trovato il suo metodo personale legato alla storia dell’isola, alla plastica ripescata dal lago e da lui trasformata. È la sua creatura, leggera e malleabile.
Ora può dare vita a persone, oggetti, mobili e volti.
Le sue sculture sono “umane”, l’emozione trasmessa è diretta. Evocano le debolezze e le paure che sperimentano tutti gli esseri umani – la sofferenza, il dolore, il dispiacere di dover prima o poi lasciare tutto, la solitudine, i suoi pensieri sulla morte – ma ci parlano anche della forza energetica di un corpo femminile.