L’oggetto
Un grande tema dell’arte degli anni ‘60-’70 è l’oggetto.
L’oggetto reale, raccolto quando la sua vita normale è finita, diventa il protagonista, a cui solo l’artista può dare nuova vita inserendolo nella sua opera.
Oggetti assemblati
Andrea prende oggetti perduti, abbandonati dal ciclo dell’uso e li assembla con un indirizzo preciso, dando agli oggetti un nuovo significato. E’ un gioco sottile e spesso ironico.
Totem
Andrea assimila l’oggetto nella sua composizione ma poi lo trasforma parzialmente e lo tratta con ossidi e polveri per dargli un colore uniforme. Nascono così i Totem, dove ciuffi di materie plastiche invadono lo spazio e colano verso il basso. Il Totem è anche il “Dio oggetto”, usato, consumato, buttato.
E in alcuni Totem Andrea sa esprimere la poesia e l’amore per la sua isola.
Gli oggetti nella materia
In queste opere dal fondo materico emergono oggetti ancora riconoscibili.
Andrea dà vita a bassorilievi, in cui anche se ogni oggetto è ancora distinguibile, tutti insieme invece prendono un nuovo significato e costituiscono una “creazione artistica”.